Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’inquinamento atmosferico rappresenta “il più importante fattore di rischio ambientale per la salute umana”. Infatti la probabilità di sviluppare malattie croniche è direttamente proporzionale alla dose di sostanze nocive inalata. Per questo motivo è molto importante conoscere con precisione le concentrazioni atmosferiche di polveri sottili, biossidi di azoto e ozono. Per fortuna, di recente, la sensibilizzazione sull’argomento sta aumentando e ottimisticamente potremo vedere i primi risultati sulla qualità dell’aria entro qualche anno.